Continua a girare imperterrita la notizia secondo la quale la Barilla sarebbe stata venduta agli Americani. Non solo: la colpa imputata all’azienda è anche quella di utilizzare, ora che è nelle mani ciniche degli yankyes, grano “ammuffito”.
BARILLA non è più italiana ma americana e usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito), derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile. L’UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno produrre grano duro in dei clima non adatti badando solo alla quantità, distruggendo i contadini del sud Italia il cui grano non contiene micotossine e portando al fallimento le industrie sementiere mediterranee.
E se il grano è ammuffito, non è che la Barilla fa ammuffire pure i cereali che usa per la pasta celiaca?
La firmataria dell’articolo, Dott.ssa Giuliana Icardi, è agguerrita e suggerisce anche la soluzione: banalmente, boicottiamola. Lei e tutte le aziende appartenenti allo stesso gruppo:
Barilla è presente anche con i seguenti marchi: Motta, Essere, Gran Pavesi, le Tre Marie, le Spighe, Mulino Bianco, Pavesini, Voiello, Panem.
Bene. Tutto molto interessante. Se non fosse che la notizia è una grande bufala.
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