Ovverossia gli istanti in cui ti ricordi di essere inevitabilmente celiaco.
– Quando la gente è convinta che io non possa mangiare il cioccolato, o le patate, o qualsiasi spuntino dal momento che sono celiaco e per definizione Un celiaco è uno che non mangia.
– Quando, dovendo spiegare alla stessa gente che invece posso mangiarlo il cioccolato, posso prendere le patatine e sì, il vino lo posso bere, questa si incazza con me perché è sempre stata convinta del contrario.
– Quando quel pizzaiolo tanti anni fa mi chiese se sulla mia margherita poteva aggiungere il sale, visto che questo era comunque bianco come la farina.
– Ogni tanto le aziende lanciano un prodotto per celiaci che prima esisteva solo per le persone normali. Come un panettone, ad esempio (ne parlavo nello scorso articolo). Sapere che a Natale posso mangiare anch’io quello che mangiano tutti mi fa sentire “più normale”. Quando poi vado a vedere il prezzo e scopro che queste aziende te la fanno pagare cara la normalità allora, che vi posso dire?, mi sento un po’ celiaco.
– Quando parlando dei non celiaci viene da definirli persone normali.
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